Spinaci ricchi di ferro: vero o falso?

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Con gli spinaci il ferro non c’entra, anche se è vero che ne contengono più di ogni altra verdura a foglia verde, quindi non per suo merito rendono “forti” come vuole il mito di Popeye. Tutta colpa dell’acido ossalico, presente tra l’altro in tutti gli ortaggi a foglia verde, che ne limita la biodisponibilità rendendolo poco assimilabile dall’organismo, così come limita l’assorbimento di calcio e per questo motivo è dannoso in caso di anemia, calcoli renali, patologie reumatiche, osteoporosi  e fratture ossee. A conti fatti, per assimilare l’equivalente di ferro biodisponibile in una bistecca, si dovrebbe consumare un bel chilo di spinaci alla volta, ma ciò comporterebbe un eccesso di nitrati, purtroppo in molti casi presenti in quantità superiori alla DGA (dose giornaliera accettabile) prevista per non correre rischi alla salute. L’unica indicazione valida suggerisce di rimanere entro le 5 porzioni giornaliere di frutta e verdura, evitando gli eccessi, per bilanciare nutrienti e anti nutrienti in tutta sicurezza. Abbiamo così sfatato l’ennesimo falso mito prosperante in campo nutrizionale, senza però togliere il merito a questa preziosa verdura ricca di fibre e di principi nutritivi utili alla salute: acido folico, vitamina C, carotenoidi, clorofilla e luteina, con proprietà antiossidanti e ad azione protettiva nei confronti di patologie oculari e cardiovascolari. E se proprio non ci si rassegna a questa cruda verità, si può sempre utilizzare il “trucco del limone spremuto” sugli spinaci cotti a vapore. Infatti grazie alla Vitamina C dell’agrume, è possibile assimilare un buon 20 % di ferro che altrimenti andrebbe disperso nell’intestino ed eliminato dal corpo.

(autore: Anna Rita Cinotti)

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