L’abbiamo sempre detto: la dieta parte dalla testa!
Perciò amiamo parlare di psicodieta, il coinvolgimento sinergico di mente e corpo che permette di dimagrire individuando la causa responsabile dei chili di troppo, attraverso lo sviluppo di motivazioni forti, atti a farci superare gli stimoli che portano alla continua ricerca di cibo. Perché dichiarare guerra alle calorie non basta: nutrire la mente è essenziale quanto nutrire il corpo. Ed è altrimenti essenziale conoscere sé stessi, desideri e conflitti interiori, al fine di restituire al cibo la giusta valenza di sostentamento e di convivialità che anni di chili di troppo ci hanno fatto dimenticare. Nessuna dieta che non sia coinvolgente anche dal punto di vista psicologico, che non induca a pensare, riflettere e motivare al cambiamento, può definirsi valida. E nessun cambiamento positivo può realmente avvenire, se il senso di rinuncia e sacrificio costringe a restare in balìa della fame emotiva, quella che tenta e che fa sentire in colpa, che fa credere di non potercela fare, che fa cercare scuse, che fa nascondere dietro gli alibi, che fa vergognare dell’aumento di peso, che reputa inutile ogni supporto, che alimenta le convinzioni negative e i luoghi comuni, che impedisce di individuare e intervenire sulle abitudini scorrette, che fa pensare alla dieta come cura con un inizio e una fine, allo scopo di tornare liberi di abbuffarsi come prima. La psicodieta è rieducazione alimentare, esercizio mentale e comportamentale.  Il modo più naturale per imparare a nutrire il corpo in maniera sana e, allo stesso tempo, saziare la mente di pensieri positivi e stimoli motivazionali. Un viaggio che consente davvero di mettere a frutto le buone intenzioni e placare definitivamente “quella fame che arriva da lontano”.