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I colori del Natale a tavola

I colori del Natale sulla tavola delle feste tra simbologia e dieta.

I colori del Natale sono il rosso, il verde, l’oro, ma anche il blu, il bianco e l’argento: non esiste addobbo, decorazione, bigliettino, nastro, pacchetto, che non abbia almeno uno di questi colori durante il periodo natalizio.
I colori del Natale hanno un significato profondo che affonda le sue radici nella tradizione e che si riflette anche sulla tavola delle Feste, sia attraverso un particolare apparecchiamento che con il cibo stesso.

Di seguito un piccolo elenco descrittivo delle peculiarità di ciascun colore.

ROSSO
È il colore del Natale per eccellenza, caldo e accogliente. Colore del fuoco e del vestito di Babbo Natale, esso rappresenta anche il colore dei re, dei papi, dell’aristocrazia con abiti, mantelli, arazzi e tappeti in velluto vermiglio: il rimando è dunque alla sovranità di Gesù. È anche associato alle radici, quindi alle origini: famiglia, casa, tradizione e cibo.
Riguardo al cibo,  gli alimenti di colore rosso sono ricchi di antiossidanti, hanno azione protettiva e prevengono tumori e patologie cardiovascolari e grazie alla vitamina C, stimolano le difese immunitarie. E sulla tavola? Ricerche recenti hanno dimostrato che frutta e verdura di colore rosso possono addirittura agire sulla fame, inducendo a mangiare con misura, perché inconsciamente questa tonalità è associata a segnali di pericolo. La nostra mente quindi lo vedrebbe come un monito e un “freno” a non esagerare. Alcuni cibi rossi che possiamo portare in tavola o utilizzare come ingredienti nelle ricette natalizie, sono: lamponi, ribes, melograni; barbabietole o rape rosse, cipolla rossa e ravanelli.

VERDE
È molto importante all’interno della tradizione natalizia. L’albero addobbato di palline e luci colorate è il simbolo laico di queste festività, ma anche il vischio sotto cui gli innamorati si scambiano promesse guardando al futuro: il verde, infatti, è il colore della vita e della speranza.
I cibi di colore verde li ritroviamo tra frutta e verdura ricche di clorofilla con proprietà antiossidante, acido folico, carotenoidi, magnesio, vitamina C e luteina, che aiutano l’organismo a difendersi da virus e tossine. Nella simbologia del colore, il verde viene generalmente associato alla calma e all’equilibrio: secondo alcuni studi, la percezione delle diverse sfumature di questa tonalità avrebbe effetti rasserenanti  e ridurrebbe i livelli di stress con un comportamento più rilassato anche a tavola. I cibi di stagione di colore verde sono: biete, broccoli, cavoli, carciofi, insalata, rucola, spinaci, kiwi, mele.

BIANCO
Evoca la purezza e la spiritualità. In tutte le religioni il bianco è il simbolo della divinità, perciò anche il cristianesimo associa la luce alla realtà spirituale. Oltre ad indicare la neve e il ghiaccio dell’inverno, è il colore di un nuovo inizio, della speranza e della fiducia verso il futuro, della semplicità e della depurazione, caratteristica quest’ultima che si riflette anche nelle proprietà nutritive e nei benefici dei cibi di questo colore.
Gli alimenti bianchi, infatti, garantiscono un apporto di polifenoli, di flavonoidi come quercetina, di composti solforati, potassio, vitamina C e selenio, per cui hanno forti capacità depurative, antiossidanti e antinvecchiamento. Le fibre e i sali minerali in essi presenti, aiutano a prevenire tumori, trombosi e malattie cardiovascolari, rinforzano il tessuto osseo, i polmoni e l’apparato digerente. Cibi di colore bianco sono: finocchi, aglio, funghi, indivia belga, cavolfiori, cipolle, sedano, porri, pere, ma anche il latte, il riso e i cereali integrali rientrano in questa tipologia di colore.

BLU
Infonde calma, sicurezza e interconnessione con il mondo. Questa tonalità metterebbe in luce il nostro desiderio di una base affidabile e stabile su cui costruire mentre attraversiamo la nostra vita. Il blu è anche sinonimo di purificazione in quanto è il colore che purifica e dona tonalità all’aria e all’acqua, e così può aiutare anche il nostro corpo a disintossicarsi dai “veleni”, grazie alle sue proprietà antisettiche, astringenti e anestetizzanti. Questo colore così intenso e profondo, rievoca il vasto e infinito cielo della sera e, metaforicamente parlando, ci incoraggia ad andare oltre le ovvietà, a pensare più profondamente e fuori dagli schemi, ad ampliare i nostri orizzonti e a favorire il flusso della comunicazione. I cibi di colore blu denotano la presenza di antociani, potenti flavonoidi antiossidanti. Il loro pigmento può apparire di colore rosso, blu o viola ed è  responsabile del colore rosso-blu di molti cereali, frutta e verdura. Il blu pare tenda a ridurre l’appetito, perché istintivamente viene associato a qualcosa di andato a male, dato che fin dalle origini l’uomo ha attribuito a questo colore la caratteristica della tossicità. Ciononostante, il cibo blu è sinonimo di rarità e molto spesso di importanti proprietà nutritive, come ad esempio il pesce azzurro, un vero e proprio concentrato di sostanze preziose per il nostro organismo, il caviale blu e i mirtilli.

ORO e ARGENTO
L’oro identifica sia la ricchezza materiale, sia la saggezza che dovrebbe giustificarne il potere. Insieme all’argento, è considerato il colore della regalità e della preziosità, che rappresentano la celebrazione della nascita di Cristo. Entrambi rappresentano quindi luce, ricchezza, sovranità.
I colori oro e argento hanno il potere di stimolare l’appetito, forse per il fatto che generalmente si associano al concetto di felicità o comunque a sensazioni positive. Possiamo portarli in tavola per mezzo di varie tipologie di pesce o preparati alimentari utili per la decorazione di dolci e piatti specifici.

Auguri di Buone Feste!

Autore: Maria Grazia Antimi

Maria Grazia Antimi, Specialista del metodo Weight Watchers fino al 2007, anno della chiusura dell’azienda in Italia, è oggi Counselor nutrizionale di Weight Wellness, brand specializzato in Counseling nutrizionale, finalizzato al dimagrimento e al mantenimento del giusto peso corporeo attraverso un programma di educazione alimentare e supporto motivazionale, con sedi presenti sul territorio nazionale. Fino al periodo pre-pandemia, Maria Grazia ha operato in Emilia Romagna (Forlì, Riccione, Rimini), Marche (Pesaro) e Toscana (Firenze).

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