Dieta e stile di vita: cosa bisogna fare quando le diete creano più problemi che soluzioni.

“Eccomi qui, di nuovo, a pochi giorni dall’inizio della primavera, a pensare che l’estate arriverà in un attimo. Guardo il mio corpo allo specchio, ma quello che vedo non mi piace e comincio a sentire la necessità di eliminare qualche rotolino dalla pancia, di avere gambe e braccia più toniche e una pelle più bella. E poi, quei nuovi e fastidiosi dolori alle articolazioni delle ginocchia e delle caviglie… Così proprio non va, non mi piaccio, non mi riconosco: insomma, devo mettermi a dieta!

Dieta! E già mi sento triste e comincio a pensare alle sofferenze, alle rinunce e ai sacrifici che dovrò affrontare per eliminare qualche centimetro di troppo dal mio giro vita, dalle mie braccia, dai miei fianchi, dalle mie gambe.”

Ti sono familiari queste riflessioni? Se sei qui, forse un po’ sì.

Ma è veramente così? Cioè, per cambiare, per migliorare, per tornare in forma, per dimagrire, per avere un corpo più tonico, per recuperare salute, devo veramente rinunciare a tutto quello che più mi piace?

Ma, non è un controsenso che, per “stare bene” io debba “stare male”? Perdere il mio sorriso, il mio buonumore, la mia allegria, convincermi a mangiare piatti tristi e scipiti ed annoiarmi con infinite ripetizioni di esercizi in palestra?

Penso che non esista una persona felice di mettersi “a dieta”, a meno che non sia masochista. In effetti, la “dieta”, intesa come un regime restrittivo che serve per dimagrire, ha ben poco di allegro. E le statistiche lo confermano drasticamente: il 90% di chi inizia una dieta, soprattutto lasciandosi guidare dalle mode, dopo solo 12 mesi si ritrova con più kg di prima. Assurdo, ma vero, le diete creano più problemi che soluzioni.

Come mai?

Un motivo fondamentale sta nel significato che spesso attribuiamo al termine “dieta” senza neppure comprenderne a fondo il vero senso e valore. Per “dieta” si dovrebbe intendere uno stile di vita, un modo di vivere, un insieme di scelte capaci di garantire ad ognuno di noi, in modi diversi, un benessere psicofisico che duri nel tempo e non un cambiamento a tempo determinato. Le diete, quindi, quelle di cui si discute nei salotti televisivi, quelle dei giornali, quelle dei siti, quelle che promettono risultati miracolosi senza doverci neanche pensare, rappresentano fondamentalmente delle illusioni perché sono sempre delle soluzioni momentanee, ammesso che di soluzioni si tratti, per risolvere un problema che è molto più complesso e radicato. Anzi, tante più promesse illusorie vengono fatte, tante più problematiche vengono create successivamente.

Per costruire e mantenere un buono stile di vita non occorrono sterili calcoli calorici e neppure teorie strampalate tese a stupirci con effetti speciali e tanti danni collaterali.

Tutti gli studi più accreditati e la nostra pluriennale esperienza di Counseling e di interazione con migliaia di persone, per Weight Watchers prima, e come Weight Wellness ora, continuano a confermare che, per costruire un buono stile di vita bastano poche cose, fatte bene e portate avanti nel tempo con pazienza, pratica e dedizione.

Quali cose?

Un primo suggerimento è quello di imparare a conoscersi, un pochino anche sul piano metabolico, come funzioniamo, la modalità di espressione del nostro cervello, tenendo presente la grande componente della nostra evoluzione nella formazione delle nostre abitudini e dei nostri comportamenti. Scopriremo che, dal punto di vista evolutivo, i comportamenti si stabilizzano e vengono mantenuti perché danno piacere.

Da qui, la necessità di fermarsi un attimo, di rallentare, di riflettere, di cominciare a “pensare” e di porsi delle domande: “Che cosa desidero? Come mi fa sentire quello che sto facendo? Come voglio essere tra un anno, tra 6 anni, tra 10 anni? Come e cosa posso fare meglio? Cosa mi piace davvero della mia vita quotidiana?”

Vivere nel “qui ed ora”, nella soddisfazione del giorno, evitando di cadere nella trappola del rimpianto del passato e dell’ansia per il futuro. Le nostre singole giornate sono la nostra vita in miniatura: se vogliamo dare più intensità e qualità alla nostra vita, cominciamo con gradualità, intervenendo su quello che vogliamo cambiare, o mantenere, in ogni singola giornata.

Il nostro corpo è vivo. Non possiamo concepirlo o trattarlo come un sacco da riempire o svuotare a piacimento, a meno di pagarne le conseguenze. Accrescere informazione e consapevolezza ci aiuterà a fare le scelte quotidiane più adeguate a costruire anche uno stile alimentare personale gratificante ed appagante nel lungo termine.

Infine, ma molto importante, teniamo presente che, tutti noi, agiamo spinti da due motori: o cerchiamo il piacere, o fuggiamo dalla sofferenza. Quanto ci appartiene quello che facciamo? Quanto ci piace? Magari può essere corretto dal punto di vista del funzionamento del corpo umano, ma quanta attenzione stiamo prestando alle nostre emozioni e al nostro grado di soddisfazione? Sono sempre le nostre emozioni a dare un andamento più o meno positivo alla nostra vita. Per un benessere duraturo nel tempo è fondamentale adottare abitudini e strategie che ci facciano sentire da subito il piacere e i benefici delle nostre scelte. Questo ci permetterà di dirigere i nostri pensieri nella direzione giusta ed entrare in un circolo virtuoso in cui la soddisfazione genererà una nuova spinta a mantenere comportamenti corretti in modo duraturo, a raggiungere nuovi risultati e a condurre uno stile di vita salutare, attivo, positivo e gioioso.

Buona Primavera e Buona Vita, con Stile!

Autore: Stefania Pagnoncelli 

Stefania Pagnoncelli, Specialista del metodo Weight Watchers fino al 2007, anno della chiusura dell’azienda in Italia, è oggi Counselor nutrizionale di Weight Wellness, brand specializzato in Counseling nutrizionale, finalizzato al dimagrimento e al mantenimento del giusto peso corporeo attraverso un programma di educazione alimentare e supporto motivazionale, con sedi attive sul territorio nazionale. Opera in Lombardia a Bergamo, Capriolo (Bg) e Brescia.

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