Bere una buona tazzina di caffè è un rito a cui nessun italiano si sottrae facilmente, una consuetudine piacevole, da soli o in compagnia, per iniziare, intervallare o chiudere i ritmi della giornata. Ma quali sono i benefici e i rischi di questa bevanda tanto amata e controversa? Sebbene gli studi in merito siano tuttora incompleti, possiamo tracciarne a grandi linee caratteristiche e proprietà. Il caffè contiene sostanze dalle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie i cui effetti sono ancora al vaglio degli scienziati,  e caffeina, dagli effetti più noti e sicuri. La caffeina è un alcaloide naturale presente nelle piante di caffè, cacao, cola, guaranà, mate e tè, da cui si ottengono alimenti e bevande. Guaranina, teina, metilteobromina, trimetilxantina e trimetildiossipurina, sono i sinonimi con i quali viene spesso denominata, quindi attenzione all’etichetta nutrizionale! La caffeina esercita un’azione stimolante della funzionalità cardiaca e nervosa, utile per combattere la sonnolenza dopo un pasto abbondante, e della secrezione gastrica e biliare da cui derivano ottimi effetti digestivi. Molto interessanti sono i suoi effetti anoressizzanti che riducono l’appetito, e lipolitici che costringono l’organismo a utilizzare i grassi a scopo energetico. La caffeina stimola infatti la termogenesi che fa bruciare più calorie, facilitando il controllo del peso corporeo e il dimagrimento. Un consumo ragionevole di caffeina  è fissato  a massimo 300 mg al giorno, ma il calcolo non si limita solo al caffè, poiché essa è contenuta in tanti altri alimenti come cioccolato, tè, coca cola, ecc. per cui parlare di 3 tazzine di caffè al giorno è molto relativo. I rischi derivati da un consumo eccessivo  di caffeina sono da dipendenza e trasformano in problema i benefici elencati prima, con danni all’apparato digerente, all’apparato cardiocircolatorio, al sistema nervoso e alle ossa. L’utilizzo di zucchero per dolcificare la bevanda, vanifica inoltre l’effetto lipolitico e di conseguenza la dieta.

IMPORTANTE: In caso di gravidanza, il consumo di bevande contenenti caffeina deve essere ridotto al minimo, per non causare danni al feto.